La LNI da sempre promuove il mare e le acque interne come luogo di incontro, formazione ed inclusione. Nella sezione di Milano, pur essendo lontani dalle coste, si porta avanti un lavoro fondamentale per rendere accessibile la passione per la navigazione anche a chi vive con disabilità fisiche, sensoriali o cognitive.
Il contatto con la natura, la necessità di collaborare in equipaggio e il superamento di piccoli ostacoli quotidiani a bordo favoriscono l’autostima, la socializzazione e il senso di appartenenza.
Per molte persone con disabilità, queste esperienze rappresentano una finestra su un mondo nuovo, capace di restituire fiducia nelle proprie capacità e di abbattere barriere fisiche e mentali.
In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, la Lega Navale Italiana lancia un messaggio forte: il mare e le acque interne sono di tutti e per tutti. Il 3 dicembre non è solo una data sul calendario, ma un invito a guardare oltre le difficoltà, per scoprire e valorizzare le potenzialità di ciascuno.
È un momento in cui il mondo sembra fermarsi un attimo per ascoltare le voci di queste persone, per guardare la vita con i loro occhi e per ricordarsi che il valore di una società si misura dalla capacità di accogliere e includere tutti.
Il tema di quest’anno, “Tutti a bordo, nessuno escluso”, risuona profondamente. Immaginando una grande nave, dove ogni passeggero ha il suo posto, il suo ruolo, la sua importanza. Perché questa è l’inclusione: non un favore, ma un diritto.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono più di un miliardo di persone a vivere con una disabilità. Ma non sono solo numeri. Sono persone con sogni, talenti e desideri, proprio come chiunque altro. Quando si parla di inclusione, non si tratta solo di rampe o ascensori: si tratta di guardare oltre ciò che manca e vedere ciò che possiamo fare.
Essere inclusivi significa permettere a queste persone di vivere la vita al massimo, di studiare, lavorare, divertirsi e contribuire, senza dover sempre chiedere il permesso. È offrire gli strumenti per partecipare al viaggio comune come un compagno di equipaggio.
Quando si parla di cambiamento non è possibile aspettarselo dall’oggi al domani ma ogni piccolo passo conta.
È importante che le personericonoscano i talenti di tutti andando oltre le eventuali disabilità per valorizzare le competenze e la mentalità abbassando le barriere dei pregiudizi.
“Tutti a bordo” non è solo uno slogan, ma un richiamo all’azione. Ognuno di noi ha un ruolo da giocare: come cittadini, possiamo essere più consapevoli e inclusivi nelle nostre interazioni quotidiane; come associazione possiamo adottare politiche che sostengano la diversità adottando programmi che tutelino i diritti delle persone con disabilità.
Questa giornata non vuole essere una ricorrenza, ma un impegno per guardare insieme al futuro. Un mondo in cui non si chieda ma si agisca in inclusione. Un viaggio che possiamo fare tutti insieme dove saremo tutti a bordo.
Proprio in occasione di questa giornata abbiamo pensato di intervistare un nostro socio Giuseppe Garibaldi per raccontarci la sua storia
Intervista a Giuseppe Garibaldi: una storia di forza, vela e inclusione
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, abbiamo avuto il piacere di parlare con Giuseppe Garibaldi, un nostro socio di 45 anni originario di Matera, che ci ha raccontato la sua storia, il suo rapporto con la disabilità e l’amore per la vela.
Qual è la tua disabilità?
"Soffro di tetraparesi spastica dalla nascita, di natura ancora da determinare. La mia paresi colpisce principalmente la gamba destra, e il braccio sinistro. Tuttavia, riesco a utilizzare bene il braccio destro, cosa che mi aiuta molto quando timono il Martin 16 della Lega Navale Italiana sezione di Milano.
Ho affrontato un lungo percorso per raggiungere il livello di autonomia che ho oggi, anche grazie a dieci interventi chirurgici tra i 5 e i 30 anni, tra cui l’allungamento dei tendini delle gambe e unarizotomia selettiva al midollo spinale, eseguita a Torino. Quest’ultimo intervento mi ha permesso di allentare la rigidità muscolare.
Camminavo senza appoggi negli spazi chiusi, ma negli ultimi anni il mal di schiena ha iniziato a influenzarmi. Ora faccio esercizi posturali e fisioterapia per mantenere una postura corretta e preservare l’autonomia il più a lungo possibile.
Un ringraziamento speciale va a Clara, la mia fisioterapista, che con dedizione e professionalità mi ha seguito per oltre dieci anni, aiutandomi a prepararmi per affrontare le sfide della vela. Nel tempo, Clara è diventata molto più di una semplice professionista: è un’amica preziosa. Il suo supporto costante è stato fondamentale per la mia crescita, sia fisica che personale."
Come hai scoperto la vela?
"Un collegami ha suggerito di provare, dicendomi: La vela potrebbe fare per te!.
Mi spiegò che in barca siamo tutti uguali. Disabili e normodotati possono regatare e navigare insieme senza bisogno di compensazioni. Era quello che cercavo!
Luca (il mio collega) è stato la mia bussola verso il mondo della vela, dimostrandomi che questo sport non fa distinzioni e che la passione può superare ogni limite.
Un sentito grazie a Luca per avermi aperto le porte di questo straordinario mondo e per il suo sostegno costante, che non è mai mancato nei momenti importanti. La sua fiducia e il suo incoraggiamento hanno fatto la differenza in tutto il mio percorso."
Le prime volte in barca: che sensazioni hai provato?
"La sensazione più forte è stata la libertà. Quando disormeggi, sei tu e il vento: è libertà al 100%. Ti trovi in uno stato di calma e concentrazione; i problemi li lasci sul molo. Una volta salito in barca, l’unico pensiero è navigare."
Consiglieresti la vela come sport o attività per l’inclusione?
"Assolutamente sì. Qualsiasi attività che ti porta fuori dal tuo stato abituale è oro per una persona con disabilità. È importante stare in gruppi eterogenei, con persone normodotate e con disabilità diverse. Questo ti stimola a migliorare e ti spinge a non fermarti."
Disabilità e vita quotidiana: come si vive tra famiglia, lavoro e relazioni?
"La famiglia è fondamentale. Sono stati loro a spingermi a non fermarmi mai. Certo, la disabilità condiziona alcuni aspetti della vita, ma nei limiti di ciò che posso, cerco di fare tutto. Non mi sono fermato alla vela: ho provato anche parapendio e immersioni subacquee.
Le relazioni personali richiedono un equilibrio: le persone devono trattarti come chiunque altro, ma tenendo in considerazione le difficoltà specifiche. Come diceva Pierangelo Bertoli: Trattare i disabili come se non avessero un problema, ma parlare con loro tenendo conto che lo hanno."
Cultura marinara e inclusione: che ruolo ha?
"La cultura marinara insegna regole e disciplina, che valgono per tutti, normodotati e non. Questo processo di normalizzazione è fondamentale per sentirsi parte di un gruppo, senza differenze. Seguendo le stesse regole, ti senti alla pari con chiunque altro."
La disabilità genera un senso di rivalsa?
"Può succedere. Per alcuni diventa motivo di rabbia, ma per me è una sfida. La disabilità non mi ha mai fermato, anzi, mi ha dato una motivazione in più per andare avanti."
Quali sono i tuoi orizzonti e le motivazioni legate alla disabilità?
"La mia regola è semplice: non stare mai fermi. Voglio mantenere il più possibile la mia autonomia e continuare a vivere ogni esperienza come una conquista."
Giuseppe ci ha mostrato come il mare, le acque interne e la vela possano trasformarsi in un potente strumento di inclusione, capace di abbattere barriere fisiche e culturali, restituendo a chiunque la possibilità di sentirsi libero e parte di qualcosa di grande.
Ringraziando Giuseppe per il suo tempo invitiamo tutti i soci della nostra sezione e tutte le persone a non fermarsi davanti ad una disabilità e di coinvolgere tutti in ugual modo.
Dalla passione di famiglia al giro del mondo: Laura E Fabio Vacirca salpano con Tipota
Consulta il Sito di Lega Navale Italiana con le informazioni su tutte le Sezioni d'Italia
Guarda il Video Report del nostro Corso OSR 6.01 World Sailing
Siamo una grande famiglia con la passione per il mare e la navigazione di ogni tipo. Ai nostri soci offriamo moltissime attività: corsi estivi di iniziazione, cultura nautica, agonistica vela-canoa per i bambini e ragazzi e patente nautica.
Il nostro sponsor tecnico per la sicurezza nei corsi del nostro centro OSR WS e per le dotazioni vela e deriva a Dervio
Il nostro partner Panama Editore per la divulgazione delle nostre iniziative
Protocollo di intesa tra Assonautica Lombarda e Lega Navale Italiana Milano, insieme nel 2021
A nostro fianco per parlare di cultura nautica; prosegue la promozione dedicata ai Soci della nostra Sezione