Giovanni Turla è uno degli insegnanti dei corsi per la patente nautica presso la Lega Navale Italiana (LNI) di Milano.

Giovanni, perché è importante seguire un corso per la patente nautica?

Frequentare un corso è altamente consigliato per chi desidera ottenere la patente nautica. Non solo semplifica il superamento dell’esame, ma offre anche le conoscenze indispensabili per navigare in sicurezza. La patente non è solo una formalità normativa, obbligatoria secondo la legge italiana per determinati tipi di navigazione, ma è anche una protezione per se stessi e gli altri. Il mare può essere un ambiente complesso e potenzialmente pericoloso, e non è un caso che molti incidenti si verifichino entro le sei miglia dalla costa, dove la patente potrebbe non essere obbligatoria.

Come si riconosce un buon corso per la patente nautica?

Per chi non ha esperienza, non è facile scegliere. Il consiglio migliore è ascoltare il parere di amici che abbiano già frequentato un corso e possano fornire un feedback reale. Personalmente, diffido delle pubblicità online e dei corsi intensivi "full immersion", perché rischiano di essere troppo superficiali. È difficile che una persona possa assimilare tutte le informazioni necessarie in un periodo di tempo molto breve. La tradizione ha un peso in questo settore, ed è significativo che i corsi della Lega Navale Italiana siano tra i più frequentati in Italia. Solo nella sezione di Milano prepariamo circa duecento allievi all’anno, e ci impegniamo a farlo con serietà e competenza, come fanno i miei colleghi in tutta Italia.

Le tecnologie moderne stanno sostituendo le conoscenze tradizionali? Ad esempio, un buon GPS rende obsoleto il carteggio nautico?

La tecnologia ha sicuramente rivoluzionato la navigazione e offre un grande aiuto. Tuttavia, situazioni impreviste possono sempre verificarsi: un guasto al sistema o la mancanza di corrente, per esempio, e in questi casi le conoscenze di navigazione tradizionale diventano preziose. Inoltre, l’eccessiva dipendenza dalla tecnologia può creare problemi quando questa non funziona, generando il rischio numero uno: il panico. Le carte nautiche, il compasso e le squadrette non hanno bisogno di corrente, quindi, pur apprezzando i vantaggi tecnologici, il carteggio nautico fornisce una sicurezza aggiuntiva.

È meglio affrontare prima l'esame per la patente entro le 12 miglia e poi estenderla, oppure partire subito con la patente "Oltre"? Meglio solo Motore o Vela-Motore?

Se qualcuno ha poco tempo a disposizione, consiglio di iniziare con la patente Entro le 12 miglia e, se la passione persiste, integrare successivamente. L’importante è prepararsi con costanza e assiduità. Un buon corso deve durare almeno cinquanta ore, paragonabile a un corso universitario, e questa è una cosa da sapere prima di iscriversi. Scorciatoie, in questo campo, non solo possono essere rischiose in mare, ma spesso non portano a buoni risultati neppure negli esami. La scelta tra Motore e Vela-Motore dipende dagli obiettivi personali dell’allievo. Dal punto di vista teorico, non c’è differenza, ma nella pratica chi sceglie Vela-Motore farà esercitazioni su una barca a vela, mentre chi sceglie solo Motore userà una barca a motore. È importante avere idee chiare fin dall’inizio su che tipo di navigazione si vuole praticare.

In base alla tua esperienza, che tipo di persone frequentano i vostri corsi?

Gli allievi sono lo specchio della nostra società. Abbiamo studenti, professori universitari, professionisti, artigiani, commercianti e imprenditori, di età compresa tra i venti e i sessant'anni e oltre. Quello che li accomuna è l’amore per il mare, una passione che nasce dentro. I costi possono sembrare impegnativi per alcuni, ma questo è un aspetto relativo: una buona formazione ha sempre il suo valore. Vorrei inoltre sottolineare l’importanza della tradizione: la Lega Navale Italiana ha formato migliaia di marinai con i suoi istruttori. Questo significa qualcosa, non credi?