un nome scherzoso per presentare un corso speciale sotto molti punti di vista.
Speciale perché:
- Perché è pensato, gestito e offerto da e per l’altra metà del cielo. . Il team operativo su questo fronte è costituito interamente da Istruttrici della Sezione milanese della LNI, specializzate sul tema; . Il pubblico a cui è rivolto è esclusivamente femminile. Sappiamo bene infatti che spesso le donne a bordo vivono un po’ nella scia di Comandanti e/o esperti uomini, ma che anche chi ha esperienza ed è autonoma nella conduzione trova come tutti qualche difficoltà in più quando è ora di entrare in porto;
Noi abbiamo pensato di offrire un’occasione per imparare, provare, sbagliare, rifare e venirne finalmente a capo, fuori dagli sguardi … degli “esperti”.
- Riguarda le manovre a motore, l’ormeggio e il disormeggio, aspetti della navigazione spesso “laterali” durante i normali corsi di vela, ma che necessitano di una sostanziosa pratica ad hoc. La conoscenza dell’effetto del vento sullo scafo, dell’effetto evolutivo dell’elica, del comportamento della barca in spazi ristretti come quelli tra le banchine di un porto, fanno parte del bagaglio necessario per chi vuole condurre un’imbarcazione … in scioltezza.
- Perché è un’occasione nuova per unire alla pratica a bordo anche la possibilità di conoscere qualcosa in più di quel meraviglioso territorio che ha nelle Alpi Apuane il suo simbolo fin dai tempi degli Etruschi. Non solo invertitore, cime, spring, accosti in banchina e ormeggi dunque, ma anche un’escursione ad una delle cave di marmo delle Apuane e la visita ad un’azienda vitivinicola della zona, per rilassarsi degustando le specialità locali e godendo del panorama verde che degrada dalle colline verso il mare.
Contenuti del Corso saranno principalmente i seguenti:
Per informazioni e iscrizioni si prega di voler inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Calendario e Programma di Massima del Corso
23 aprile:
08.30 – 12.30: Ritrovo presso il Club Nautico di Marina di Carrara, imbarco sull’Oceanis 411 s didpodizione per il Corso, sistemazione dei bagagli, “vestizione” marinaresca, briefing sul Corso e sulla giornata, esercitazioni pratiche e schematizzazione di forze e strumenti per muovere la barca dove e come si vuole
12.30 – 13.30: pausa pranzo.
13.30 – 14.30: visione critica di alcuni video in materia di manovre a motore.
14.30 – 18.00: visita guidata alle principali cave di marmo, in fuoristrada.
18.00 – 18.30: rientro al Club Nautico.
24 aprile:
08.30 – 12.30: esercitazioni e prove pratiche
12.30 – 13.00 pausa pranzo a bordo e trasferimento nel Golfo di Spezia
13.00 – 17.00: esercitazioni e prove pratiche
17.00 – 18.00: debriefing sulle attività svolte.
25 aprile:
08.30 – 12.30: esercitazioni e prove pratiche
12.30 – 13.00: analisi delle criticità emerse durante le manovre
13.00 – 14.00: pausa pranzo e pulizia barca.
14.00 – 17.00: visita ad azienda vitivinicola di Candia, degustazione guidata di 4 vini, assaggi di specialità locali.
17.30 – 18.00: rientro al Club nautico, recupero degli effetti personali, chiusura del Corso.
N.B.: le condizioni meteo marine avverse potrebbero comportare la modifica/interruzione/annullamento di parte o di tutto il programma
COSTO PER TRE GIORNATE COMPRENSIVO DI QUANTO DESCRITTO NEL PROGRAMMA 350 EURO
La quota non comprende le spese di cambusa
ATTIVITA' EXTRACURRICOLARI
Le Apuane A vederle dal mare sembrano innevate in tutte le stagioni. Ma non è neve, è marmo candido messo a nudo da ruspe e macchinari, quel marmo che già gli Etruschi conoscevano e apprezzavano e che è stato utilizzato in epoca romana e poi nel Medioevo, nel Rinascimento e ancora, fino ai nostri tempi. Le Apuane hanno dato lavoro a generazioni di cavatori e fornito nei secoli uno dei marmi più pregiati del mondo ad artisti come Michelangelo, Bernini, Canova e via via fino agli architetti, agli scultori e agli artigiani di oggi. Attualmente il marmo delle Apuane è destinato anche ad usi meno “nobili”: l’escavazione di detrito e serve per lo più per essere polverizzato e inserito come componente di detersivi, dentifrici, scrub e prodotti simili. Il prezzo? La progressiva distruzione delle “ Montagne irripetibili”, come sono state chiamate dall’alpinista Ugo di Vallepiana che – tornato dopo anni per ripetere un’ascensione fatta prima della Grande Guerra - non ha più ritrovato il torrione roccioso scalato allora. Solo uno dei tanti esempi della progressiva scomparsa di tante parti dell’intera catena di monti, un paesaggio aspro e bellissimo, davanti al quale si mescolano la meraviglia e il senso di sgomento, la vita degli Uomini e quella della Natura. Percorrendo strade private, tortuose e ripidissime, raggiungeremo in pochi minuti le cave più alte, fino ad oltre 1000 mt slm. Durante il tragitto verranno effettuate varie soste all’interno di numerose cave attive di diversa tipologia (a cielo aperto, a pozzo etc.), per spiegazioni tecniche, per vedere le varie fasi dell’escavazione, per scattare fotografie altamente panoramiche etc. Visita panoramica della 2° vallata (Miseglia) con sosta in una cava a terrazzamenti prima di entrare in una spettacolare cava in sotterranea, dove anche i visitatori più disincantati non possono mascherare l’emozione che si prova in un ambiente decisamente lunare Un brindisi con un bicchiere di Prosecco.
La tradizione enogastronomica locale
La diversità del territorio si riflette nella varietà delle antiche tradizioni culinarie che si sono mantenute vive fino ad oggi. Particolari e unici nella loro diversità sono i pani, come la Marocca di Casola a base di farina
di castagne, il pane di Vinca ancora oggi cotto nel forno a legna e il pane Marocco di Montignoso con farina di mais e olive. Anche i salumi come il lardo di Colonnata IGP, la salsiccia di prosciutto di Montignoso sono prodotti tipici della zona. Ottimo è il miele della Lunigiana DOP, di acacia o di castagno. I ristoranti sul mare offrono un vasta scelta di pesce fresco, mentre quelli dell’entroterra propongono i piatti tipici della tradizione come i testaroli della Lunigiana, cotti in testi di ghisa come mille anni fa e conditi con il pesto, la torta d’erbi (con erbe selvatiche), i taglierini nei fagioli, il baccalà marinato e la torta di riso dolce, il tutto accompagnato dai vini della zona che rispecchiano la ricchezza del territorio: Candia dei Colli Apuani DOC (bianco amabile, bianco secco, Vermentino bianco, rosso, Massaretta, Vermentino nero, rosato), Colli di Luni DOC (bianco, rosso e Vermentino), Val di Magra I.G.T. e Toscana I.G.T. I vini sono prodotti utilizzando vitigni autoctoni, per i bianchi il Vermentino, l’Albarola, la Durella e per i rossi la Massaretta, il Vermentino nero, la Pollera e altri.
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